A San Giuliano del Sannio, grazie ad Emanuele Cappella, presidente dell’ Associazione culturale “Insieme”, le ultime testimonianze dei de Moulins: nel luglio del 1098, tale Roberto de Molina viene richiamato in un atto di donazione della Chiesa Chiesa di San Paolo al Monastero Benedettino del luogo.
La prova dell’identità di questi verrà chiarita solo grazie all’analisi di più documenti legati all’evoluzione del rapporto tra i due poteri, religioso e politico, nel nostro territorio, di cui prof.ssa Alessia Frisetti dell’ Università Suor Orsola di Benincasa di Napoli offre un ampio quadro sociopolitico.
Dalla donazione, infatti, si rileva che presso il Monastero fossero sepolte le spoglie dei genitori del de Molina, ma alcuni dubbi persistevano circa la corrispondenza di questi soggetti alla linea di sangue dei de Moulins – finalmente sciolti attraverso un secondo reperto del 1092, in cui lo stesso Rodolfo de Moulins attesta la premorte del proprio figlio, il padre di Roberto de Molina, ed un documento del 1113, redatto da Simone de Moulins.
Le gesta di Roberto de Molina (o de Moulins) al fianco di re Ruggero II gli varranno, più tardi, il titolo di barone di Castelcicala (Nola).
Ecco il link dell’intero convegno:
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